Da Israele a Roma, la street art sovversiva dei Broken Fingaz

30 Novembre 2016

Reality Check. TANT-SAFARI, gouache on paper, 49x48 cm, 2016 - Galleria Varsi

La Galleria Varsi, a Roma, ospiterà a breve la prima personale italiana di Broken Fingaz. Il collettivo di street artist psych-pop, originario di Haifa (in Israele) e attivo in tutto il mondo, dal 2 dicembre al 5 gennaio sarà protagonista di una retrospettiva nella quale verrà presentato al pubblico della Capitale il peculiare “immaginario psichedelico, enigmatico e misterioso” dei tre artisti.

Deso, Tant e Unga, questi i nomi dei membri del team, sono nati nelle montagne vicino Haifa e attraverso la loro formazione – all’interno di una piccola comunità di artisti – hanno avuto la chance di sperimentare varie forme creative. La loro ricerca artistica si caratterizza per l’assenza di limiti, un’attitudine di cui la mostra Reality Check darà prova.
I lavori esposti attestano il “marchio di fabbrica” dei Broken Fingaz: linee decise e colori pop acidi, che evocano l’universo delle illustrazioni, del fumetto e il pulp horror degli anni Ottanta; elementi stilistici presenti nei loro lavori di animazione e nelle installazioni, così come nelle opere pittoriche, nei graffiti e nella produzione sul fronte del graphic design.

Esposti in musei in tutto il mondo e presenti con i loro murales in decine di città, i Broken Fingaz si fanno portavoce di “un ritorno all’arte pubblica veramente sovversiva, il cui scopo è distruggere le fondamenta dell’ordine sociale stabilito“.

[Immagine in apertura: Reality Check, TANT-SAFARI, gouache on paper, 49×48 cm, 2016, Galleria Varsi – Roma]